A l’ische Mia?

PREFAZIONE

La seguente poesiuola contiene alcuni momenti topici di un evento capitato recentemente in famiglia.
Anche se le strofe non sembrano concatenate e i versi possono apparire confusionari, è tutto voluto dato che l’opera cerca di affrontare l’intera vicenda da quello che immagino possa essere stato il punto di vista durante il corso della giornata dell’inconsapevole protagonista, vittima di un’amnesia e, quindi, con ricordi/pensieri frammentari e la pressoché totale mancanza di un qualsivoglia filo logico.

Il titolo si può tradurre con “E Mia lo sa?” o “Lo sa Mia?”; lo so, non c’entra niente ma il titolo fantastico che avevo pensato quando mi è venuto in mente di comporre questa cosa non l’ho segnato e non riesco a ricordarlo. L’unico collegamento consiste nella parola “ischemia”, che è poi quello che è stato diagnosticato dai medici.


Apro gli occhi e non comprendo:
«Che succede, sono svenuto?
Come no? e qui chi mi ha seduto?»
«Tutto tu hai fatto, io mi stavo vestendo.»

«Oggi quanto ne abbiamo?»
«Di nuovo? ma sei sordo?»
«Me l’hai già detto? non ricordo.»
«Son due ore che te lo ripetiamo!»

Mi guardo intorno e cerco una spiegazione,
vedo gente che conosco, malati d’ogni sorta.
Come son finito in questa situazione?
Mè!¹ ci sono i miei figli dietro quella porta.

Guardo mia moglie qui di fianco,
mi rassicura averla accanto.
Mi pare abbia il viso stanco,
Strano! Siamo qui da tanto?

E mentre cerco di farle capire
questo mio senso di déjà-vu
il suo sguardo sembra dire:
basta, non ce la faccio più.

«Dunque, mi faccia capire, dottore,
anche se magari me l’ha già detto:
perché non ricordo le scorse ore?
è colpa del problema che ho in petto?»

Lo stomaco inizia a brontolare
e mi fa notare che è giunta sera.
«Mi porti un succo? non mi va di masticare.
Uno qualsiasi, basta che non sia alla pera²»

Sento che mi sto riprendendo,
sì, sto decisamente meglio.
La mia famiglia mi saluta sorridendo
e, se il casino non mi terrà sveglio,
stanotte dormirò su questa barella
lontano dalla mia Gisella.


¹ Esclamazione locale, indica principalmente stupore.
² Licenza poetica, in realtà trattasi di albicocca.

6 agosto 2015

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